Le Piramidi di Zone
La riserva – che tutela uno dei fenomeni naturali più spettacolari d’Europa – si trova vicino a Zone, lungo la strada proveniente da Marone. Le piramidi sono altissime guglie (raggiungono i 30 mt. d’altezza e gli 8 di circonferenza) sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore: modellate dall’erosione delle acque sono i resti dell’antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago di Iseo. Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato ad erodere il terreno che, essendo formato da una particolare argilla mista a ghiaia e grossi macigni, non franò rapidamente: anzi, là dove era coperto da un grande macigno, resistette al logorio della pioggia e diede pian piano forma a quelle che ancora oggi sono le piramidi.
Le Torbiere del Sebino
Si trovano a sud del lago di Iseo e costituiscono la zona umida più importante per estensione e per valore naturalistico della provincia di Brescia. Un ambiente particolare, che si è creato gradualmente verso la fine del ‘700, a seguito dell’estrazione della torba, usata come combustibile.
L’attività di scavo ha dato origine alle numerose vasche ancora oggi visibili, dove hanno trovato il loro habitat naturale centinaia di animali e piante palustri. E così oggi, le torbiere sono circondate da fitti canneti con giunchi e tife, punteggiati da rari alberi, mentre gli specchi d’acqua sono ricoperti da ninfee e nannufari. Fra i molti uccelli, vi nidificano l’airone, il cormorano, il mestolone e il nibbio bruno. Per visitare le torbiere, niente di meglio che seguire i percorsi attrezzati con sentieri, ponticelli, camminamenti e postazioni per il bird-watching, che da Iseo a Provaglio portano nel cuore di quest’oasi. Il più interessante è sicuramente il percorso circolare con partenza e ritorno dal Monastero di S. Pietro in Lamosa di Provaglio.
Foto: TwinGin, Dino Quinzani