Fra la metà del ‘600 e quella del ‘700 il centro di Brescia si arricchì di alcuni importanti edifici che tuttora lo caratterizzano: il Teatro Grande, il Duomo Nuovo, La Biblioteca Queriniana. In quel periodo, poi, furono realizzati i Portici di via Spaderie (ora X Giornate), da allora prediletti dai bresciani per gli acquisti ed il passeggio.
Il Teatro Grande
al quale si accede dai Portici di corso Zanardelli, è il tempio della cultura musicale cittadina. Il prospetto porticato risale alla fine del ‘700, mentre la grande sala, con cinque ordini di palchi, fu rinnovata nel secolo successivo. Molto elegante è il Ridotto, progettato da Antonio Marchetti (1761 – 69) e decorato con specchi, affreschi e stucchi.
Tra il Broletto e il Duomo Vecchio, il Duomo Nuovo domina con la sua imponente facciata di marmo bianco di Botticino Piazza Paolo VI. Lunghi furono i lavori per la sua costruzione iniziata nel 1604 e terminata nel 1825 con la realizzazione della cupola, la terza per altezza in Italia. Altrettanto imponente l’interno, a pianta centrale, in cui sono conservate opere del Moretto, del Romanino, di Palma il Giovane e importanti sculture, quali la rinascimentale Arca di S. Apollonio.
La Biblioteca Queriniana
Ospitata in un severo edificio progettato alla metà del ‘700 da Antonio Marchetti, fu voluta dal cardinale Angelo Maria Querini, arcivescovo della città. Le sale di lettura conservano le librerie e le decorazioni originarie. Ricco il suo patrimonio: oltre 300 mila volumi ed importanti raccolte di manoscritti, codici, incunaboli. Fra le opere più preziose, l’Evangelario Purpureo del VI sec., scritto con lettere d’argento e decorati in oro.
Foto: Andrew Nash