La città viene assumendo gradualmente forme rinascimentali e due sono gli edifici che meglio ne testimoniano la ricchezza in quest’epoca: il palazzo della Loggia e la chiesa dei Miracoli, entrambi ben documentati nella sezione con materiale in pietra lavorata e temi e motivi all’antica. Alla fine del ‘400 il complesso monumentale di Santa Giulia subisce profonde trasformazioni edilizie e l’intera struttura assume l’aspetto che la caratterizza ai giorni nostri: i tre chiostri e il Coro delle Monache appartengono a questa fase così come i grandi cicli di affreschi delle chiese. Un secolo più tardi viene edificata la chiesa di Santa Giulia, la cui facciata porta incisa la data 1599.
Piazza della Loggia
E’ una delle più armoniose “piazze veneziane” di terraferma. A volerla fu, nel 1433, il podestà veneto Marco Foscari che la fece tracciare nel luogo in cui esisteva l’intrico di vicoli della città medievale. Per completarla si lavorò per oltre un secolo: via via vi furono costruite attorno la Loggia, il Monte Vecchio e il Monte Nuovo di Pietà, i portici con la Torre dell’orologio.
La Loggia – Iniziata nel 1492 e terminata nel 1570 circa, è l’edificio simbolo della città ed è sede del Comune. Alla sua realizzazione lavorarono alcuni dei più grandi architetti del tempo, dal Sansovino al Palladio. Ricchissima la sua decorazione scultorea, in marmo di Botticino, realizzata da maestri lombardi. La copertura originale in piombo andò perduta nel 1575 a causa di un incendio che distrusse anche le tre grandi tele del soffitto eseguite da Tiziano: nel 1914 – dopo una serie di soluzioni provvisorie – fu costruita la cupola attuale ispirata a quella.
Il Monte Vecchio di Pietà
Costruito dal 1484 al 1498, occupa con l’attiguo Monte Nuovo di Pietà il lato meridionale della piazza.
A caratterizzarlo, un’elegante loggetta.
La Torre dell’orologio
Di fronte alla Loggia, occupa la parte centrale degli eleganti portici realizzati nel 1595. Prezioso l’orologio astronomico meccanico, con un complesso quadrante in cui sono fra l’altro raffigurati il sole e i segni zodiacali
Il Polittico del Tiziano
Nella chiesa del SS. Nazaro e Celso è conservato uno dei capolavori giovanili di Tiziano, il Polittico Averoldi, cosiddetto perché gli fu commissionato nel 1522 dal nobile bresciano Altobello Averoldi.
Cinque le tavole che lo compongono: Cristo risorto al centro, fiancheggiato dall’Angelo e dalla Vergine e, sotto, i SS. Nazaro e Celso con il donatore e S. Sebastiano.
La Pinacoteca Tosio Martinengo
Ospitata nel cinquecentesco palazzo Martinengo da Barco di piazza Moretto, la Pinacoteca racchiude una delle più importanti raccolte italiane di dipinti. Le opere esposte vanno dal XIII al XVIII sec.: il nucleo principale è costituito da quadri dei grandi maestri bresciani del Rinascimento (Foppa, Ferramola, Romanino, Moretto, Savoldo), a cui si affiancano capolavori di Raffaello, Paolo Veneziano, Solario, Francia, Lotto, Gambara, Pitocchetto. Istituita nel 1908 in seguito alla fusione della Galleria Tosio con la Galleria Martinengo, la Pinacoteca si è arricchita con lasciti e acquisizioni ed ora ospita anche numerose opere provenienti da palazzi e chiese cittadini.
DA VEDERE
Chiesa di S. Faustino in riposo – Via dei Musei
Piccola chiesa circolare, ha una curiosa cupola conica in cotto della fine del XII sec. che si intravede in fondo a via dei Musei, a fianco della torre di Porta Bruciata. L’interno è stato rifatto nel ‘700 e nell’800.
Chiesa di S. Francesco – Via S. Francesco
Eretta nel XIII sec. è la più importante chiesa romanico – gotica di Brescia. Ricchissima è la sua decorazione interna: affreschi del XIV e XV sec., dipinti del Moretto e del Romanino, un coro ligneo del ‘400, tarsie. Armonioso il chiostro.
Torre della Pallata – Via Pace
E’ uno dei simboli di Brescia: alta oltre 31 metri, fu costruita nel XIII sec. Alla sua base è stata collocata nel 1596 una fontana, in cui sono allegoricamente rappresentati Brescia e i fiumi Garza e Mella, opera del Bagnadore.
Chiesa di Santa Maria del Carmine – Contrada del Carmine
E’ fra i più interessanti edifici romanico – gotici della città. Edificata nel XV sec. e rimaneggiata nel successivo, ha una singolare facciata decorata di cotto.
Chiesa di San Giuseppe – Vicolo San Giuseppe
La facciata impreziosita da tre portali rinascimentali, la chiesa fa parte di un grande complesso conventuale cinquecentesco (con tre chiostri affrescati fra il ‘500 e il ‘700) che oggi fra l’altro ospita il Museo Diocesano d’Arte Sacra. Al suo interno, venti cappelle dedicate alle arti ed ai mestieri.
Chiostro del Monastero dei SS. Cosma e Damiano – Via dei Mille
Il grande chiostro quattrocentesco è stato molto rimaneggiato, ma conserva ancora tutta la sua armonia. Sulle colonne sono incisi i nomi dei caduti per la patria: perciò ora viene detto “della memoria”.
Chiesa di Santa Maria dei Miracoli – Corso Martiri della Libertà
Gioiello dell’arte rinascimentale lombarda, ha un elegante facciata in marmo decorata dalle medesime maestranze che stavano lavorando alla Loggia. All’interno, un’immagine della Madonna ritenuta miracolosa.
Chiesa di San Giovanni Evangelista – Contrada San Giovanni
D’origine paleocristiana, ricostruita nel ‘400, conserva all’interno pregevoli opere di pittori della scuola bresciana. Notevole la cappella del SS. Sacramento, con dipinti del Moretto e del Romanino.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Via Grazie
Il portale rinascimentale conserva i battenti in legno del 1490, mentre l’interno è decorato con affreschi e stucchi barocchi. Un chiostro collega la chiesa al Santuario, ricostruito in stile neorinascimentale nel 1876 dall’architetto Antonio Tagliaferri.
Chiesa di San Pietro in Oliveto – Via del Castello
Affiancata da due chiostri cinquecenteschi, la chiesa ha un’elegante facciata rinascimentale, mentre la zona absidale risale al periodo romanico. All’interno dipinti di Paolo da Caylina il Giovane e Andrea Celesti.
Foto: Andrew Nash