Farne la sua dimora e nel medesimo tempo un monumento al suo genio e alle sue audaci imprese compiute nel corso della I Guerra Mondiale: questo il duplice scopo che spinse il poeta Gabriele D’Annunzio (1863 – 1938) a far costruire il Vittoriale, straordinario e ridondante complesso di edifici immersi in un grande parco. Progettato dall’architetto Gian Carlo Maroni seguendo le precise indicazioni del Vate, il Vittoriale racchiude oltre alla Prioria (dimora del poeta dal 1921 al 1938) un teatro all’aperto (dove si tiene d’estate una stagione teatrale, che ha in cartellone ogni anno un’opera dannunziana), il Mausoleo con la tomba del poeta, viali fiancheggiati dalle urne dei suoi compagni di guerra, nonché un’incredibile serie di cimeli, come la prua dell’incrociatore Puglia murata nella collina, il motoscafo MAS 96 con il quale partecipò alla “Beffa di Buccari”, l’aereo sul quale compì il volo su Vienna il 9 agosto 1918 per lanciare manifestini eversivi.
Specchio del carattere e dello stile di vita di D’Annunzio è la Prioria, con i suoi arredi liberty e le migliaia di oggetti, opere d’arte, quadri, libri, di cui amava circondarsi. Interessante la biblioteca – archivio, dove sono raccolte le opere del poeta, rare edizioni dei suoi autori preferiti, spartiti (con autografi di famosi musicisti come Wagner e Debussy).
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