La sponda bresciana del lago di Garda inizia con un piccolo gioiello: è Sirmione, famosa fin dall’antichità per le sue generose acque termali. La cittadina si allunga su un’esile penisola che si protende nel Garda per circa 4 Km, uno dei luoghi più incantevoli del lago, da cui si gode lo splendido panorama delle due rive: già in epoca romana vi sorgevano delle ville, fra cui quella del poeta Catullo, che nei suoi versi cantò la bellezza di questi luoghi.
Natura e storia: dal Castello Scaligero (dal quale si accede al centro storico) alla zona archeologica che si trova all’estremità della penisola, Sirmione racchiude tesori d’arte e storia incomparabili. Per conservare la suggestiva atmosfera che lo caratterizza, tutto il centro storico è chiuso al traffico privato, salvo agli ospiti degli hotel, ed è servito da un trenino che porta fino alle Grotte di Catullo, partendo dal piazzale delle Terme, immerse in un grande parco e rinomate a livello internazionale soprattutto per la cura della sordità rinogena. La Rocca Scaligera con una grande darsena e le mura di cinta, fu voluta nel XIII sec. da Mastino I della Scala, signore di Verona, come presidio e approdo per la flotta scaligera. Circondata da acque, la rocca risulta un insieme di torri, cortili interni e un ponte levatoio.
Proseguendo per gli stretti vicoli e le raccolte piazzette del centro storico si raggiungono le Grotte di Catullo, una delle più interessanti aree archeologiche italiane. Fra gli ulivi, sul lembo estremo della penisola, sono stati riportati alla luce i resti di una grande villa edificata nella prima età imperiale: per le sue dimensioni è la villa romana più vasta ed organica del Nord Italia. Probabilmente accolse gli imperatori romani in viaggio verso le province settentrionali e fu scenario di incontri tra i maggiori esponenti politici, civili, e militari del Nord Italia. I numerosi reperti provenienti dagli scavi sono conservati in un Antiquarium.
Di notevole interesse storico – artistico sono anche alcune chiese, fra cui la parrocchiale di S. Maria Maggiore del XV sec. e S. Pietro in Mavino, la più antica di Sirmione (VIII sec.).
I colli storici
Le colline alle spalle di Sirmione e di Desenzano furono teatro nel 1859 delle battaglie di San Martino e Solferino, fra le più decisive del Risorgimento italiano. A San Martino si possono visitare la torre cilindrica (eretta nel 1893) alta 65 metri, con sette sale sovrapposte ed affrescate, il Museo e la Cappella Ossario: qui, ogni anno, si svolge una rievocazione storica in costume a ricordo della battaglia del 24 giugno 1859. Più antica è la Rocca di Solferino, edificata nel XI sec. e ristrutturata nel XVII sec. ora sede del Museo storico e dell’Ossario, accanto al quale si trova il Memoriale della Croce Rossa Internazionale, costruito nel 1959 con marmi provenienti da tutto il mondo in occasione del centenario della nascita dell’associazione.
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